
Il suo vessillo era la corona,
ma non era un re, una birra o una vecchia moneta,
piuttosto sembrava un dittatore crudele
che la gente imprigionava davanti alla tele.
Per strada nascosto camminavi
con in volto una maschera, per esser tutti uguali.
Che mica scherzava quel tipo spinoso
se lo sfioravi, ti obbligava al riposo.
Sembrava invisibile quando eri in giro
ma se lo incontravi ti mozzava il respiro.
Solo, dovevi restare
per la paura di poter contagiare.
Ma la gente, non tutta, aveva paura.
Alcuni pensavano a uscir con premura.
Senza sapere però che il mostro, al pari di un drago,
serpeggiava muto tra le strette di mano.
Quanto ci costa in fondo un abbraccio?
Non si è mai lontani, con il web, un attimo è fatto.
“Aspettate” gridava qualcuno
“se ne andrà, per ora tra noi mettiamoci un muro.”
Ma quando sei solo, la bestia sembra più grande
e resistere è un dolore potente.
Un’arma spietata i guerrieri impugneranno
come l’elsa di una spada contro il drago affranto
Non avrà formule, strane pozioni o miscugli,
ma chiamerà a raccolta tutte le genti.
Insieme grideranno “speranza”
rigorosamente a un metro di distanza.
email: chiarapagani87@gmail.com