
avrei immenso piacere di realizzare
un Paese ricco di profumi
dall’azzurro mare ai prati verdi.
Sarebbe bello attorniato da monti
da scalare di giorno e la notte respirare
alberi giganti ed immense cascate,
laghi brillanti riscaldati dal sole.
Chiedo anche un’immensa pianura
e fiumi da cui prendere secchiate d’acqua
per dissetare l’asinello e il bue.
Sarebbe bello un monte di neve e fiamme
piccoli luoghi dove tutti si conoscono
paesi raccolti in sommessa preghiera
e grossi centri ricchi di mercanzie.
Avere il piace di isole serene,
colline terrazzate, ai vini dedicate
città piacenti lambiti dal mare
e piroscafi per viaggiare lontano.
Come sarebbe bello visitare musei e chiese
vecchi castelli e la storia di fate incantate
e dei posti silenti
dove monaci pellegrini si godono i conventi.
Alla fine gente piena di orgoglio e coraggio
un popolo di poeti, santi e navigatori
intenti al lavoro, laboriosi e miti
con una gran voglia di divertimento.
Sarebbe il posto dove le Alpi incrociano gli Appennini
divisi in parte in parte per lasciare tutti contenti
dove si produce grano, frutta e agrumi
e che avesse una forma di stivaale.
Questo Paese esiste, disse il Signore
ha un fiume importante
e una Città Eterna:
vola, mentre io ti guardo da lontano
e scorgi il mio chiarore
poi ti fermi e sentirai calore
quella è l’Italia:
dove la pace regna
e una bandiera
al tricolore inneggia
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