
Squarci di luce
effonde pallida la luna
che al mio petto sussurra
maldestra e s’allontana.
Piangono sommesse
le ridenti speranze
di un cuore saccheggiato
nello spasmo orfico
del sacrario canto notturno.
E’ lì che ancora resto,è lì che ancora vado…
Lì ,dove rifugio silenziosa
la parabola crescente dei miei giorni ,
il greve battito delle ore
che ci separa…
E cori di stelle lucenti
solfeggiano il tuo nome
tra ombre velate di sole.
email: maria.m.85@hotmail.it